Parroco: Mons. Giacomo MURA
Giorni |
Orario Santa Messa |
Festivi
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9:30
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MERCOLEDI 17 MAGGIO 2023 FESTA DI SAN PASQUALE BAYLON
PATRONO DI TERRE ROVERESCHE
Orario Messe: ore 8,00 - ore 9,30 - ore 11,00 - ore 16,30 presieduta dal Vescovo Armando Trasarti - ore 18,30 - ore 20,30
Il convento francescano viene edificato nel 1523 da Mariotto Sajano, ricco cittadino di Poggio che, stanco delle guerre, decide di ritirarsi in preghiera. Dopo un primo rifacimento nel 1660, la chiesa, a navata unica, è stata riedificata nel 1932 ma conserva alcune strutture e arredi preesistenti, mentre del convento non è rimasto nulla. Entrando nella chiesa, sulla destra si trova la Cappella laterale del Crocefisso (decorata nelle volte e nelle pareti con affreschi del Settecento), in cui si conserva la pietra tombale di Mariotto Sajano. L'altorilievo policromo della lastra tombale raffigura Mariotto a grandezza naturale dormiente, con il capo serenamente posato sul cuscino, con l'umile veste cinta dal cordone dei voti francescani, accanto la spada e, ai piedi, lo stemma della famiglia. Nella stessa cappella c'è anche un altare in pietra intagliata, datato 1674, ai cui lati sono posti quattro piccoli affreschi coevi raffiguranti Santi e Sante. Tornando nella navata e proseguendo si trova l'altare in pietra intagliata dedicato a San Pasquale Baylon la cui statua lignea dei primi del Settecento è opera di un ignoto scultore fanese. Più avanti il dipinto dell'Annunciazione, di un pittore di area marchigiana-romagnola del Cinquecento e una statua lignea di San Pietro del Settecento. Il paliotto dell'altare maggiore è dorato e decorato con l'emblema dei francescani. Attualmente la parete absidale del presbiterio, su cui è posto un pregevole crocifisso ligneo del Trecento, nasconde lo spazio riservato al Coro ove si conserva tutt'ora il settecentesco coro ligneo, opera dell'ebanista fanese Giuseppe Tacchetti. Scendendo dal presbiterio a sinistra si trova una tela raffigurante lo Sposalizio della Vergine (fine '500, inizi '600) ed una statua lignea dell'immacolata del Seicento. Notevole anche una tela, forse di Carlo Magini (pittore fanese, 1720-1806), raffigurante la Madonna del Carmine.