Parroco: Mons. Giacomo MURA
GIORNI |
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Festivi |
11:00 |
La Chiesa Parrocchiale sorge ove era la pieve (della quale, nell'Archivio di Stato di Fano, si conserva un documento del 1300 e un inventario del 1433). La chiesa attuale è stata riedificata tra il 1841 ed il 1843 su disegno dell'architetto di Senigallia Giuseppe Ferroni e conserva della precedente, di cui è nota una pianta del 1770, all'esterno il finestrone centrale e, all'interno, tele e arredi, mentre l'unica navata è stata allargata e suddivisa in tre parti tramite colonne architravate di ordine ionico, con quella centrale più alta di quelle laterali. All'interno, sulla parete sovrastante l'ingresso, una tela, pesantemente restaurata dal pittore fanese Emilio Antonioni, raffigura San Giorgio che uccide il drago. All'inizio della navata destra un'edicola rinascimentale in pietra, proveniente dal Battistero, incornicia un dipinto su tela della Madonna col Bambino, databile al Cinquecento, ma molto rimaneggiato. Lungo le pareti, fra le tele asportate dai vecchi altari, vi è una tela del Settecento raffigurante Sant'Antonio Abate mentre scrive durante il ritiro nel deserto, sorvolato da tre angeli che recano il pastorale, la mitra e il tau, e una Crocifissione, coi Santi Giovanni Battista, Francesco, Girolamo e Carlo Borromeo, del Seicento, che risente fortemente del cromatismo veneto. Sull'altare maggiore, il tabernacolo con reliquario e baldacchino in legno intagliato e dorato, è datato 1735; accanto si trova un pregevole crocifisso ligneo del Trecento. Nella canonica una tela ovale del Settecento raffigurante l'Annunciazione, proveniente dalla chiesa dello Spirito Santo, è attribuita a Francesco Mancini, pittore originario di Sant'Angelo in Vado (1679-1758).